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venerdì 3 aprile 2009

Il decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, è stato convertito in legge, con modificazioni.

Il decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, è stato convertito in legge. Tuttavia la legge di conversione ha introdotto alcune modifiche.
Pertanto ne riproduco il testo, comprensivo dell'allegato.

Va osservato che il diametro dei simboli da riportare sulle schede di voto passa da 2 a 3 centimetri ma che tale innovazione vale per le elezioni dei membri del parlamento Europeo, le elezioni dei sindaci e consigli comunali nei comuni con oltre 15.000 abitanti e le elezioni provinciali. Non sono comprese le elezioni del Senato e della Camera ma nemmeno le elezioni comunali per i Comuni fino a 15.000 abitanti!!!!

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Legge 25/3/2009 n. 26 (G.U. 28/3/2009 n. 73)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie

Articolo 1

1. Il decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento nell'anno 2009 delle consultazionielettorali e referendarie, e' convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblicaitaliana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Allegato

Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto legge 27 gennaio 2009, n. 3

Dopo l'articolo 1 è inserito il seguente:

«Art. 1-bis - Dimensioni dei contrassegni sulle schede elettorali
1. All'articolo 15, primo comma, della legge 24 gennaio 1979, n. 18, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3».
2. Nella Tabella B allegata alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, e successive modificazioni, le parole: «mm 20», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: «mm 30».
3. All'articolo 72, comma 3, del testo unico delle leggisull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, dopo il secondo periodo e' inserito il seguente:«Tali contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3».
4. All'articolo 73, comma 3, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3».
5. All'articolo 74, comma 4, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18agosto 2000, n. 267, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: «I contrassegni devono essere riprodotti sulle schede con il diametro di centimetri 3».

All'articolo 2:

è aggiunto, in fine, il seguente comma: «17-bis. Per le elezioni di cui al comma 1, il numero di elettorida assegnare ad ogni sezione di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483, non puo' essere superiore a 3.000.».

All'articolo 4:

al comma 1, primo periodo, le parole: «senza maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato» sono sostituite dalle seguenti: «senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

Dopo l'articolo 4 è inserito il seguente:

«Art. 4-bis - Ammissione ai seggi elettorali degli osservatori OSCE
1. In occasione delle consultazioni elettorali e referendarie del 2009 disciplinate da leggi statali, in attuazione degli impegni internazionali assunti dall'Italia nell'ambito dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), e' ammessa la presenza, presso gli uffici elettorali di sezione, di osservatori elettorali internazionali. A tal fine gli osservatori internazionali sono preventivamente accreditati dal Ministero degli affari esteri che, almeno venti giorni prima della data stabilita per il voto, trasmette al Ministero dell'interno l'elenco nominativo per la successiva comunicazione ai prefetti di ciascuna provincia ed ai sindaci.
2. Gli osservatori elettorali di cui al comma 1 non possono in alcun modo interferire nello svolgimento delle operazioni dell'ufficio elettorale di sezione».

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